Delfini spiaggiati, al via le attività di formazione per i rescue team del progetto europeo Life Delfi. Oltre allo sviluppo di strumenti e protocolli diagnostici utili alla raccolta dati e alle indagini post-mortali per ipotizzare una correlazione tra gli eventi di spiaggiamento e le interazioni con la pesca, l’Università di Padova è responsabile della formazione dei vari partner di progetto per il riconoscimento di squadre di pronto intervento su cetacei impigliati nelle reti o in difficoltà. Proprio i membri dei Rescue Team saranno coinvolti in un corso di formazione organizzato dal gruppo di ricerca e intervento sui mammiferi e rettili marini (CERT – Cetacean strandings Emergency Response Team) del Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione dell’Università degli Studi di Padova, partner del progetto coordinato da IRBIM-CNR.

Il corso si svolgerà tra il 10 e il 12 Ottobre a Chioggia (VE), dove i componenti delle squadre di intervento simuleranno in mare e in spiaggia le procedure di gestione, monitoraggio e liberazione di balene e delfini rimasti impigliati in attrezzature da pesca. La formazione, oltre al gruppo di ricerca patavino coordinato dal Prof. Sandro Mazzariol, sarà tenuta da David Mattila e Michael Meyer, due dei massimi esperti nelle procedure di salvataggio di cetacei che fanno parte di Whale Disentanglement Network & International Whaling Commission.

Questo evento, unico nel suo genere e primo nel Mar Mediterraneo, rappresenta un’opportunità unica per consentire sul territorio italiano un intervento sempre più capillare a favore della salvaguardia delle specie di cetacei che, sempre più spesso, restano vittime dell’interazione con attività antropiche. La formazione dei Rescue Teams, infatti, costituisce un primo passo verso la creazione di una rete che ha l’intenzione di ampliarsi e coinvolgere sempre più enti riconosciuti a livello nazionale per permettere loro di intervenire sui casi di cetacei in difficoltà ma anche di formare il settore pesca e le forze dell’ordine, prima tra tutti la Guardia Costiera, a partecipare attivamente per la salvaguardia di queste straordinarie cerature marine.

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