Il prossimo weekend si celebrerà la Notte dei Ricercatori 2020, un appuntamento che a causa dell’emergenza sanitaria sarà tutto concentrato nello spazio virtuale ma gli atenei italiani e europei non hanno fatto mancare i loro contributi. E l’Università degli Studi di Siena e l’Università di Padova, partner del progetto europeo Life Delfi, hanno deciso di dedicare uno spazio anche per il progetto – tra i partner anche Legambiente – che ha l’obiettivo di ridurre le interazioni tra pesca e delfini.
“Pescatori e tartarughe marine: facciamo luce in mare!”
In occasione della Notte dei Ricercatori 2020, verranno illustrate le attività di due progetti di ricerca dell’Università di Siena finanziati dall’UE intitolati “Life Delfi” e “Pescatori e tartarughe marine: facciamo luce in mare!”, i quali hanno l’obiettivo di ridurre le interazioni tra i delfini, le tartarughe e le attività di pesca, in modo da diminuire la mortalità di queste specie ed evitare danni economici ai pescatori, utilizzando dissuasori acustici (pingers) e luminosi (luci UV-LED). Lo scopo dei due progetti è di lavorare a fianco dei pescatori per promuovere una pesca sostenibile, che non depauperi ma mantenga intatto il ‘Capitale blu’ e difenda da ami e reti le specie protette come i cetacei e tartarughe marine. Vai al Bright Night dell’Università di Siena
Ci sono pericoli in fondo al mare? Uomo e animali marini: come cambiare le nostre abitudini per salvare l’ecosistema marino
I ricercatori del Dipartimento di BCA dell’Università di Padova approfondiscono, insieme ai partecipanti, i temi trattati nei brevi video scientifici con particolare attenzione alle soluzioni e alle alternative sostenibili a favore della salvaguardia dell’ecosistema marino. Inoltre vengono presentati due esempi di sinergia progettuale quali INVASION e Life DELFI necessari al monitoraggio, alla gestione degli spiaggiamenti e alla conservazione di cetacei e tartarughe marine.